Dialogo tra Enzo D’Angelo e Pier Lorenzo Eletti, 25/11/1995, da 1ª Conferenza Internazionale sul Restauro
1ª Conferenza internazionale sul restauro, Gabinetto Vieusseux, Sala Ferri, Firenze, 25 novembre 1995.
Pier Lorenzo Eletti, relazione su “Il prima e il dopo nella visione umanologica”. Psichiatra, Rettore della Jolla University a Lugano, direttore scientifico della International Foundation Erich Fromm. Eletti è stato il primo psichiatra intervenuto nel ciclo delle “Conferenze Internazionali sul Restauro” poi definite “Conferenze Internazionali sulla Conservazione e il Restauro” e, infine, “Conferenza Internazionale sulla Conservazione e la Preservazione” La partecipazione di psichiatri e filosofi è stata una delle linee più significative nella ricerca svolta dal 1995 al 2006. Qui Eletti parla di alienazione con Enzo D’Angelo che proporrà più volte i temi della percezione, dell’alienazione, della dissociazione e dello straniamento, nelle tematiche affrontate dalle Conferenze internazionali. Eletti parla della conflittualità nella società urbana, una vita definita schizoide dal sociologo Louis Wirth, dei controlli sociali anonimi, dell’individuo e dell’alienazione, della libertà in Erich Fromm, del vuoto sociale di Durkheim, della limitazione nel soddisfacimento, del conflitto tra Io e Super Io, della poca autonomia critica di fronte ai restauri
Enzo D’Angelo parla dello straniamento in Šklovskij e in Brecht, della consapevolezza del pubblico, dell’atteggiamento acritico, dice: «Mi sembra fondamentale la centralità umanologica del soggetto che proponi. Se vogliamo guardare un p indietro, per esempio Ludwig Feuerbach vedeva la religione come proiezione mitica dell’uomo che produce alienazione. Se sostituiamo il termine religione con restauro, possiamo vedere spesso, dopo un intervento, questa sottomissione acritica a una consolazione e a un godimento alienanti di un passato mitizzato e della realtà “come era”. Molto tempo dopo l’alienazione di Marx e Marcuse, di Freud e Jung, credo che sia appropriato il tuo riferimento a Fromm. A proposito di alienazione è nota la sua chiarezza anche sulle cause disumanizzanti di strutture sociali, burocratiche, produttive. Oggi metterei l’accento anche sulle strutture comunicative e le nuove manipolazioni del linguaggio e dell’attenzione». (Dalla relazione di Riccardo Pantò)
Fonti:
rivista echos: www.echos.fi.it
www.conferenzaconservazione.it