Antonio Landolfi
Antonio Landolfi, storico (Università degli Studi La Sapienza e Luiss di Roma), saggista, giornalista, direttore di riviste come Città Spazio e Mondo Operaio, senatore, si è interessato alle problematiche dell’architettura e dell’ambiente come cronista e storico fin dagli anni ’60, quando ha dedicato il primo numero della rivista Città Spazio alla frana di Agrigento. Ha portato con continuità un notevole contributo a tutto il ciclo delle Conferenze con la sua visione interdisciplinare in molte temi relativi al patrimonio architettonico-ambientale e alla socialità. Nell’ambito delle tematiche della Conferenza è stato protagonista di molti dialoghi, anche esterni alle Conferenze internazionali, alcuni dei quali pubblicati, in varie sedi con Marco Dezzi Bardeschi, Maria Grazia Ciardi Duprè e Enzo D’Angelo. Da questo primo confronto tra Landolfi e D’Angelo si è sviluppato un dialogo, durato oltre un decennio, sulla storia e la storiografia dal quale sono scaturite varie sessioni nelle successive Conferenze internazionali e anche altrove. (Testo di Andrea Ristori)
Da: 1ª Conferenza internazionale sul restauro, Gabinetto Vieusseux, Sala Ferri, Firenze, 25 novembre 1995
Il primo numero della rivista Città Spazio
Cos'è il fenomeno degli indipendenti? Ne parlano alcuni « Compagni di viaggio » Identità culturale e sistemi di valore nell'era della trasmissione sono alla base dei convegni nazionali e internazionali organizzati da Istituto Pertini, Forum internazionale per la cultura e Università degli studi di Firenze,che proseguono con interesse. Mentre è ancora vivo l'eco del congresso-fiume sul restauro e i beni culturali, si è svolto nell'aula magna dell'Università un convegno su «La sinistra indipendente nella vita politica italiana». Imperniato sull'ultimo libro di Antonio Landolfi «Compagni di viaggio», il dibattito ha rivisitato oltre mezzo secolo di storia italiana. Enzo D'Angelo ha presieduto il convegno: Che cos'è stato il fenomeno degli indipendenti? «Qualunque cosa sia stato il gruppo composto da cattolici, comunisti e laici, isola di autonomia o rifugio di esclusi, la vivace élite del dissenso fu un ponte tra diversi che si è dissolto con il dissolversi delle diversità. Oggi si parla di bipolarismo ma i presunti poli tendono a incontrarsi proprio in quell'area cattolica e laico-socialista che è centrale per ogni coalizione e strategia». Un confronto vario e articolato, da Adriano Ossicini, già presidente degli indipendenti,dal rettore dell'università, Paolo Pellicani, Arturo Gismondi, Ennio Di Nolfo, e per g i interventi, dal rettore dell'università Paolo Blasi, al sottosegretario ai Beni culturali Alberto La Volpe, dagli storici Maria Grazia Ciardi Duprè a Zeffiro Ciuffoletti, a Enrico Manca, Ivan Verga e lo stesso Landolfi. Nella foto: Enzo D'Angelo e Paolo Blasi La Nazione, 23 aprile 1997